LA DIMENSIONE NORDICA DELL'INI


Dieci anni fa mi scrisse Angelo Merante, durante l' evento che coivolse artisti di tutto il mondo in una serie di “lettere a catena”. Si interessava a quello che stava accadendo nella città di Kemi, in nord Europa.
Incominciammo una corrispondenza sviluppando l'idea di allestire una mostra di arte inista nel Kemi Art Museum. Il museo era stato fondato nel 1947 ma era stato completato - come una parte del centro culturale di Kemi - proprio nel periodo in cui iniziavamo a scriverci.
Il salone delle mostre del museo si presta in modo particolare all'esposizione di arte moderna.
Nel 1994 il Kemy Art Museum fu orgoglioso di presentare l'INI per la prima volta in Finlandia, con un allestimento di proporzioni tali da essere notato un po' dappertutto nel Paese.
L'esposizione si tenne dal primo luglio al ventotto agosto del 1994 e fu realizzata dal CUSMARC (Pescara) e Angelus Novus (L'Aquila).
I rigorosi inisti che si occuparono dell'organizzazione e che furono anche presenti a Kemi come curatori della mostra e critici della corrente inista erano Antonio Gasbarrini, Angelo Merante e Françoise Proia.
Gli artisti partecipanti erano ventiquattro: Dall'Italia Aga-Rossi, Giovanni Agresti, Gabriele-Aldo Bertozzi, Furio De Mattia, Pietro Ferrua, Eugenio Giannì, Lisiak-Land Diaz, Moreno Marchi, Giorgio Mattioli, Angelo Merante, Antonino Russo ed Argentina Capriotti; dalla Francia (in parte dall'Italia) Françoise Proïa; dalla Spagna Maria Luz Bermejo Baquero, Manuel Bermudez, José-Luis Campal, Jabier Herrero, Ibirico, Juan Orozco Ocaña e Francisco-Juan Molero Prior; da Cuba Pedro Juan Gutierrez; dagli Stati Uniti Paul Lambert e Lex Loeb e dall' Argentina Julio Carreras.
Antonio Gasbarrini scrisse nel catalogo che la mostra del Kemi Art Museum era una ulteriore testimonianza che l'inismo andava diffondendosi in ogni parte del mondo.
In seguito uno degli inisti, Lex Loeb, inviò, nel 1996, i propri lavori alla Umbug Summer Exhibition, nel Kemi Art Museum, quando io cercavo di esplorare gli strani e controversi fenomeni degli UFO, di Bigfoot e Elvis.
Dovettero tuttavia trascorrere ben quattro anni dalla prima mostra INI perché scrivessi nuovamente ad Angelo Merante. Avevo un'idea per una nuova mostra.
Questa volta mi recai a Roma, nel maggio del 1999, per incontrare Merante e Gabriele-Aldo Bertozzi. A casa di Bertozzi ebbi l'opportunità di vedere l'intera storia dell'Ini documentata con cura da lui stesso e da Laura Aga-Rossi, che pure incontrai insieme ai vecchi amici Gasbarrini e Proïa. C'erano anche Merante, Maura Pichioni e Giorgio Mattioli. Brevemente esposi la mia idea sulla mostra e, in seguito, il Consiglio INI ne stabilì i dettagli.
A Roma, inoltre, è stato anche molto stimolante vedere in azione Bertozzi, fondatore dell'Ini, in una lezione che tenne presso l'Università degli Studi “La Sapienza” sulla traduzione delle avanguardie.
L'idea è di far seguire alla seconda mostra del 2000 un terzo incontro inista a Kemi.
Secondo i miei piani questo avverrà tra due o tre anni, durante il freddo e nevoso inverno, una nuova sfida per l'INI.
L'idea è nata dalle parole di Laura Aga-Rossi che a Roma mi interrogava sui colori dell'inverno.

Trad. Albina Longo